giovedì 19 febbraio 2009

Robinia Blues di Walter Binaghi

Robinia Blues di Walter Binaghi (Flaccovio, 2004) - una bella storia, un interessante giallo di un autore forse non molto noto ma di grande abilità narrativa. Trovate una recensione di questo romanzo su KULT Underground.

Uno scrittore di successo ritorna, dopo anni trascorsi a Milano, nella campagna lombarda, al paese dell'infanzia, per ritrovare se stesso e si perde nei meandri della memoria. La sua esistenza viene segnata da un tragico avvenimento: dal ritrovamento, durante una passeggiata nei boschi vicino a casa, del cadavere del suo migliore amico di un tempo, Dino Rovati. Così inizia il giallo e la ricerca interiore del protagonista, che decide di indagare e scoprire la verità sull'omicidio, archiviato dalla polizia come atto di balordi. Un giallo avvincente, un'indagine complessa e intrigante e nello stesso tempo un inno all'infanzia, luogo della speranza, della possibilità, punto di arrivo e punto di partenza. Tra i fantasmi del passato, le avventure di ragazzo, i primi amori, la forte amicizia che legava il gruppo a Dino, capo della banda delle robinie, il protagonista ripercorre la storia dei suoi amici e nel contempo recupera le sue stesse origini. L'infanzia è vista con rimpianto, come un mito di purezza che non ritorna ("…se fossimo rimasti alle robinie, Mario non sarebbe diventato un ricco paranoico, Nando un ubriacone e Regina una sirena senza pace. Avremmo custodito intatte le buone cose di un tempo: la fedeltà all'infanzia ci avrebbe salvato la vita … Con le robinie ho perduto per sempre la mia innocenza. Quel giorno si è aperta una distanza tra me e me, una piega oscura in cui sarebbero entrati via via tutti i peccati futuri … Al tempo delle robinie ero immortale. Poi l'esitazione che allontana da ciò che è più nobile, la rinuncia e il ripiego: è così che si diventa l'uomo del giorno dopo"). Il romanzo è caratterizzato da una costante duplicità di piani temporali... CONTINUA su KULT Underground.

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